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Quali tipi di potenziometri usiamo sui nostri attuatori e come funzionano?

Negli Stati Uniti i potenziometri sono classificati in termini di ohm di resistenza nella sua intera gamma, e il numero di giri dell’albero dal punto zero alla gamma completa. Le nostre unità più comuni sono 10k (ohm) 10 giri. Se occorre un posizionamento preciso, si può usare un potenziometro con più giri per ottenere la gamma completa di resistenza. Se si preferisce una regolazione più grossolana, possiamo fornire un potenziometro che raggiunge la gamma completa di resistenza in un giro. La variabile successiva è la lunghezza della corsa e l’entità della variazione della resistenza per ogni pollice della corsa della vite. I fattori che influiscono sulla precisione o sulla risoluzione del potenziometro sono il numero di giri e il riduttore. Abbiamo la possibilità di far scorrere il potenziometro al di fuori dell’albero della vite, nel tentativo di ottimizzare la risoluzione di un potenziometro in una determinata lunghezza della corsa. Utilizziamo solo alcune versione di potenziometri, tra cui quelle tradizionali e più economiche dette “a filo avvolto”, dotate di un tergipista interno direttamente a contatto con una bobina di fili. Ogni volta che l’albero del potenziometro ruota e la posizione del tergipista passa da una bobina a quella successiva, avvengono un “passo” discreto e una variazione di resistenza. I potenziometri a filo avvolto sono economici e soggetti a un’usura ridotta. Sono anche sensibili alle vibrazioni. In particolare, se l’attuatore non cambia posizione, il tergipista può vibrare e determinare l’usura di un punto morto della bobina, il che provoca una riduzione del segnale sul potenziometro e, pertanto, un guasto. La maggior parte dei clienti con applicazioni pesanti è passata al nuovo modello di Bourns con il nome commerciale Hybitron. I potenziometri Hybitron hanno la bobina a filo avvolto stampata in una plastica conduttiva. Man mano che il tergipista spazzola la superficie di plastica, dalle bobine interne arriva la lettura della resistenza, ma anziché la variazione discreta della resistenza, la plastica conduttiva prende il segnale dalle due bobine adiacenti e calcola una media della lettura. Questo processo consente di ottenere una risoluzione molto elevata. Il potenziometro Hybitron vanta una protezione migliore contro urti, vibrazioni e usura dovuti al tergipista che vibra continuamente su una superficie. Molti clienti ci hanno chiesto di passare al potenziometro a plastica conduttiva, per una maggiore affidabilità. Altri utenti hanno optato per questa soluzione per ottenere una risoluzione più alta. L’Hybitron costa il doppio dei modelli con bobina a filo avvolto. Noi proponiamo anche l’uso di un potenziometro senza contatto. Vishay e Bourns producono un modello che elimina la potenziale usura di un potenziometro con contatto, usando magneti per la lettura della posizione. Vishay utilizza un magnete del tipo a effetto Hall che ruota e conta i giri, mentre Bourns usa una vite trapezia lineare con un magnete sul dado progettato per contare il movimento in modo analogo. Entrambe le soluzioni dispongono di un’uscita digitale.

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